La Morte e la Fanciulla a Belluno: gentilezza e magia

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La compagnia Abbondanza/Bertoni porta in scena a Belluno Miraggi La morte e la fanciulla. A firmare la regia e la coreografia sono Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. In scena tre danzatrici fortemente empatiche e raffinate: Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas, Claudia Rossi Valli.

L’opera prende la propria linfa dalla composizione omonima dell’autore romantico Franz Schubert. La morte e la fanciulla, reinterpretato da Abbondanza/Bertoni, si incanala magistralmente nel solco del quartetto schubertiano, producendo un’opera delicatamente appoggiata sulle sue note. Il lavoro visto presso il Teatro Comunale di Belluno è un elegante ibrido tra danza, musica e video. La danza è un’alternanza di movimenti classici, corpi liberi e materici ora in formazione, ora indipendenti. La musica è dolce e allo stesso tempo risoluta e precisa. Il video appare inizialmente per mostrare il dietro le quinte da cui le danzatrici escono e rientrano, per poi divenire nell’ultimo movimento il doppio di quello che sincronicamente avviene in scena.

A queste danzatrici non servono né scenografie né costumi. Sulla superfice di uno spazio vuoto la loro eleganza nuda e concreta appare ancora più forte e pronta a donarsi al pubblico. La nudità dei tre corpi che danzano trasfigurano in immagini d’autore e riportano: ora alle tre grazie antiche, ora ad una plasticità morbida e cinestetica, ed infine ad un astrattismo tenue e leggero. Nei corpi che danzano sulle note schubertiane il pubblico vede ciò che gli appartiene, proveniente da un modo mitico e personale.

Con le parole che compaiono alla fine (parole del lied conclusivo) la morte si mostra nella sua gentilezza poiché è fautrice di un sonno delicato che si posa sulle ciglia della giovane fanciulla.

Alla fine, quando le luci si abbassano, non si deve aggiungere nulla, gli applausi sono superflui e violenti rispetto al garbo che l’opera ha saputo creare.

La morte e la Fanciulla è stato visto l’11 gennaio presso il Teatro Comunale di Belluno, presente nel cartellone della rassegna Belluno Miraggi, arrivata alla sua sesta edizione grazie alla dedizione dei direttori artistici Rajeev Badhan ed Elena Strada.

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