Italia – Armenia 9-1: i ragazzi del CT Mancini a Euro2020

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La nazionale azzurra ha vissuto anni tutt’altro che felici, culminati con la fallita qualificazione al mondiale di Russia del 2018. Una ripartenza era più che necessaria, per una nazionale di calcio che, dopo il successo del 2006, ha collezionato un unico buon risultato, nel secondo posto dell’Europeo 2012. Il commissario tecnico Roberto Mancini era ben consapevole di ciò, in una missione non facile, eppure dopo questo girone di qualificazione a Euro2020 possiamo dirlo: l’Italia c’è. La squadra gioca, diverte, convince, ma non solo: vince e lo fa alla grande, con dieci vittorie su dieci partite, consegnando un ottimo biglietto da visita alla competizione del prossimo anno.

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A chiudere le pratiche ci pensa la partita con l’Armenia, vinta per 9 a 1, una goleada da record, eguagliando i maggiori risultati ottenuti dalla nazionale italiana: la prima volta nel 1920, la seconda nel 1948. Ma oltre il risultato ciò che conta è la qualità del gioco, in una squadra che Mancini ha costruito a partire dal clamoroso fallimento verso Russia 2018. Certo, i gol ci sono e pesano, ma guardare giocare la nostra nazionale è di nuovo un piacere, grazie alla combinazione di giocatori capaci e di scelte tecniche in grado di dare costante linfa al movimento in campo. Così assistiamo a un tridente composto da Zaniolo, Immobile e Chiesa, sostenuti dal centrocampo di Jorginho, Tonali e Barella, con la difesa che vede la colonna Bonucci, insieme a Romagnoli, Di Lorenzo e Biraghi. Dulcis in fundo Sirigu, l’uomo che sostiene non solo il peso di essere l’ultimo difensore, ma anche quello di dover essere l’erede di un vero superuomo, Gigi Buffon. La pressione sul giocatore è palpabile, eppure esce da queste dieci partite a testa alta, da vero campione. Se i complimenti vanno fatti a tutta la squadra, un applauso personale a Sirigu è doveroso!

Non resta dunque che attendere Euro2020, competizione che festeggerà i sessant’anni dalla prima edizione con una struttura davvero particolare: il torneo sarà infatti itinerante, e coinvolgerà gli stadi di buona parte d’Europa, dal Portogallo all’Azerbaigian, dalla Grecia alla Scozia, per un totale di ben dodici città. Per l’Italia troveremo lo Stadio Olimpico di Roma a ospitare quattro partite.

Andrea Prosperi
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