Bon Jovi: trentasei anni fa usciva “Bon Jovi”

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Il 21 gennaio 1984 uscì, il primo, omonimo, album dei Bon Jovi. Un album spesso sottovalutato a causa dei suoi successori, “Slippery When Wet” e “New Jersey” (album comunque di grande qualità), ma che ha avuto molto da dire negli anni successivi, quando ormai i Bon Jovi erano sull’onda del successo.

Quando sei una band come i Bon Jovi non è facile far venire a galla altre canzoni oltre a quelle grazie a cui hai basato la tua intera carriera. Una carriera cominciata solo due album dopo il primo omonimo album, ovvero quando uscì “Slippery When Wet”. Brutta storia, perchè tutti dovrebbero sapere cos’è il lavoro d’esordio della band. Una volta anche io ero uno di quei “fan” di Bon Jovi che si fermavano ai due album più famosi: il già nominato Slippery When Wet e New Jersey. Però sapevo dell’esistenza di “Runaway” prima traccia di Bon Jovy. Allora mi misi ad ascoltarlo tutto, concentrandomi, cercando di dire a me stesso che quelli quelli che stavo ascoltando era quella stessa band che fece “Livin’ On a Prayer” e “You Give Love a Bad Name”. Fu un successo. Quel primo album mi catturò, era puro AOR (un sottogenere dell’hair metal). Un album che si meriterebbe di più, e che io cercherò di convincervi ad ascoltare.

Bon Jovi

Se deciderete di dargli una possibilità, a primo impatto potrà sembrarvi ripetitivo: quasi tutte power ballad, tutte composte da un ritornello con tanti cori trascinanti con in sottofondo la chitarra che fa di continuo quei soliti “quattro accordi”. Ma tutto questo funzionerà, soprattutto se siete già amanti dei Bon Jovi più mainstream, e quindi siete già abituati a quel tipo di composizioni. Dopo trentasei anni siete ancora in tempo per conoscere il “vero” Bon Jovi, quello di “She Don’t Know Me” o di “Breakout”. Sarò troppo nostalgico, ma passatemelo, in quel primo album c’è qualcosa che mi attira più degli altri. Sarà il fatto che è “l’esordio” di un progetto storico, sarà che quella “Runaway” e la sua intro di tastiera ti carica anche come se fosse una qualsiasi canzone thrash metal quando in realtà è una power ballad. Insomma, dopo tutti questi anni,dopo tutto il successo che hanno avuto i Bon Jovi, quell’album è lì, in un angolino, tutto impolverato, che guarda i suoi fratelli festeggiare.

Marco Mancinelli
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