The Witcher – Una serie da guardare?

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Un articolo per certi versi decisamente personale, con l’intenzione di essere non una recensione, quanto una risposta alla domanda: The Witcher è una serie da guardare?

La domanda è d’obbligo, visto come si tratti di un prodotto derivato dal ciclo di romanzi dell’autore polacco Andrzej Sapkowski, noto come Saga di Geralt di Rivia, già trasposto in una serie di videogiochi di successo. Il timore su quanto possa essere apprezzabile da un neofita di questo mondo è più che legittima, ed è proprio un neofita a cercare di dare una risposta tra queste righe.

the witcher

In primis, eliminiamo Game of Thrones da questa analisi. Il paragone ha poco senso in virtù non solo della differenza nelle storie portate sullo schermo (là dove Il Trono di Spade ha puntato ad un fantasy davvero poco magico troviamo invece un The Witcher dove magia, mostri e il fantastico sono assolutamente all’ordine del giorno) ma anche della presenza nell’immaginario collettivo: Game of Thrones ha avuto otto stagioni e quasi dieci anni per creare delle vere icone, mentre la nuova serie del panorama Netflix è appena alla prima stagione (con un rinnovo per la seconda arrivato ben prima che la serie venisse effettivamente pubblicata). Per cui, se siete a digiuno di Game of Thrones, non approcciatevi a The Witcher come un suo sostituto (anche perché vi ritrovereste davanti a sole otto puntate, decisamente non abbastanza per alleviare il vostro appetito).

The Witcher - Una serie da guardare? 1

Eppure con Game of Thrones condivide un dettaglio non trascurabile: l’attenzione da porre da parte dello spettatore. Fin dal primo episodio i nomi di persone, regni e creature invaderanno la mente, generando anche, nei primi momenti, un certo senso di confusione e disorientamento, finendo gettati all’interno di una storia che dona la sensazione di essere iniziata, per certi versi, nel mezzo. Non arrendersi è d’obbligo, proseguendo la visione e incontrando dettagli e indizi in grado di svelare la vicenda dei tre personaggi principali, pronti a vivere vicende al tempo stesso vicine e lontane.

Il consiglio di chi state leggendo è di fare davvero tanta attenzione, evitare un eccessivo binge-watching, e non perdere neanche una parola. Solo così un neofita, come me e come voi, potrà davvero gustarsi questa serie!

Serie che, di puntata in puntata, finisce per appassionare in maniera più incisiva, fino a far diventare davvero fan del mondo di The Witcher. Un risultato simile è raggiunto anche grazie al lavoro degli interpreti, a partire da Henry Cavill, noto per la sua interpretazione di Superman nei recenti film DC (Man Of Steel, Batman v Superman, Justice League), nei panni di un Geralt davvero credibile (e non poteva essere altrimenti, essendo Cavill stesso un grande fan del videogioco e della saga stessa) ma anche della meno conosciuta Anya Chalotra, attrice classe 1996, alle prese con il ruolo di Yennefer, con cui sta raggiungendo una fama internazionale. Fama più che meritata, con un ruolo portato sullo schermo in maniera credibile e decisamente intensa.

Torniamo così alla nostra domanda iniziale, la cui risposta non può che essere “Sì, The Witcher merita la visione“. Non è un capolavoro, chiariamo, e non è esente da difetti, eppure, nonostante tutto, si dimostra un buon intrattenimento per gli amanti del fantasy, siano essi neofiti della Saga di Geralt, siano essi grandi appassionati, con questi ultimi che troveranno, nella serie, una grande fedeltà al mondo del Witcher più amato e dei suoi compagni.

The Witcher è disponibile su Netflix dal 20 Dicembre

Andrea Prosperi
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